Dalmasso (Rifondazione comunista): perché mi autosospendo dalle riunioni di maggioranza

 

Il consigliere regionale Sergio Dalmasso (Rifondazione comunista) ha comunicato la sua “autosospensione” dalle riunioni della maggioranza regionale che si svolgeranno sino al termine del periodo elettorale.

Dalmasso ha ricordato che da mesi, in provincia di Cuneo, Rifondazione ha chiesto ad altre forze democratiche e di sinistra di discutere su temi (risposte alla crisi, beni comuni, acqua, ambiente, scuola, moralità pubblica9 in vista delle prossime elezioni amministrative.

Dopo mesi, il Partito democratico ha risposto rifiutando il confronto, ponendo come pregiudiziale il nostro nome (il termine comunista) e il simbolo (che richiama i tradizionali simboli del lavoro: la falce e il martello).

E’ contraddittorio che il candidato del PD (scelto con elezioni primarie del solo PD) sia assessore in regione, eletto con i voti determinanti dei consiglieri comunisti (Rifondazione e Comunisti italiani) e che atteggiamenti discriminatori vengano da chi sostiene sempre di richiamarsi all’unità.

Se l’assessore non sente questa contraddizione- commenta Dalmasso- la sento io e non posso vivere in modo schizofrenico (accettato in maggioranza a Torino, respinto in provincia). Mi sento, quindi, slegato dall’obbligo di partecipare a riunioni di maggioranza e libero di esprimere, in aula e in commissioni, voti non concordati.

E’ chiara,quindi, la volontà di Rifondazione e Comunisti italiani di costruire, anche a livello provinciale una lista aperta ad altre forze e la volontà di discutere con chi sia disponibile, sugli elementi programmatici sopra ricordati.